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Festival In Necessità Virtù | Dinsandance | INV

Il Festival In necessità virtù, intende dare voce e corpo attraverso forme artistiche e non solo (danza, teatro, cinema, musica, fotografia, filosofia) a forme di marginalità e disagio. Lo spostamento della preposizione, non “di necessità...” ma “in ne- cessità...”, presente nel titolo, sottolinea che il Festival non tratta della pur nobile capacità di far fronte a situazioni eccezionali, ma della capacità di dimorare in forma virtuosa nella condizione di Necessità cui l’Uomo, ogni uomo, in quanto uomo, ontologicamente appartiene.

“DisanDance è uno spettacolo di 3 danzatori professionisti e 6 persone con disabilità che raccontano una storia di contrasti. C’è il contrasto fra i loro corpi, che danzano e arrancano. C’è la traduzione di queste fisicità in forme che raffigurano emozioni dell’esperienza umana: gioia, paura, rabbia, tristezza. C’è il contrasto di immagini e rapporti: un bruco che diviene farfalla; un burattino e il suo mangiafuoco. E c’è il contrasto che tutti accomuna: la vita e la morte. DisanDance è il contrasto fra vivere e morire. Ogni atto scenico un atto di vita. Lo spostamento di un pezzo nella partita in corso con la morte”.

Regia Martine Bucci e Giuseppe Goisis
Con Andrea Capelletto, Giuseppe Sala, Chiara Natali,
Cristina Crimi, Ilaria Baracchetti, Lidia Canigiula,
Viola Esposti Ongaro, Luca Citron, Serena Marossi
Luci Simone Moretti